...inquieto vagare, Ti potrebbe toccare in sorte un attracco, anche solo per dare ascolto per un solo istante alle Tue inquietudini...

Inquietudine e leggerezza.

Come in un ring di pugilato le due parole si combattono a pugni chiusi. Uno scambio senza regole, un'eterna scommessa, dove né l'arte né l'esistenza hanno mai raggiunto un verdetto certo e definito. Ogni pronostico è inutile, sempre messo sottosopra da improvvisi ribaltamenti di fronte e tanti, troppi colpi fuori bersaglio.

Quante leggerezze si sono trasformate in improvvise inquietudini? E quanti impensati dolori sono nati da sbadate leggerezze?

O ancora, preferiamo forse vedere la leggerezza come necessità, per ridimensionare tutto e riportarci alla nostra già accertata impermanenza?

Tutti noi, in fondo, vogliamo soltanto sentirci amati, compresi. Cancellare anche solo per un minuto le nostre cicatrici.

Siamo inquieti quando non ci sentiamo voluti bene e leggeri invece quando (che meraviglia!) pensiamo di esserlo.

Quindi, cosa dobbiamo fare? Su cosa dobbiamo concentrarci? Sulla nostra inquietudine o sulla nostra leggerezza?

Siamo più spesso destinati a raccontare le cose e non a conoscerle davvero. Così, è il titolo, scelto da Paola per questo appuntamento d'arte nella casa di Mirko, a venirci in soccorso.

La paura di noi, del nostro agire è affrontata dall'atto creativo dei sette artisti contemporanei:

Paola Bandini, Luca Costa, Tommaso D'Incalci, Maurizio Lanzillotta / Maredo, Cristina Ricci Curbastro, Giovanni Ruggiero, Federico Zanzi, oggi presenti con le loro opere nelle stanze di questa affascinante casa officina. Come il padre di Mirko, Dino, e prima ancora il nonno Guido avevano già fatto ogni giorno con la forza viva del loro lavoro; si aprono a noi per darci attenzione. Tutti loro non sopiranno le nostre inquietudini, men che meno le solitudini, né le meno temute leggerezze; ma possono regalarci l'opportunità di un contesto possibile, una vivibilità, un campo base, un farmaco naturale in grado di rilasciare buone sostanze dentro di noi. Nuovi interlocutori, nuove occasioni di ascolto. Intimo o condiviso.

E poi, la notte farà il resto.

Paolo Trioschi, 4 agosto 2020

GLI ARTISTI IN MOSTRA

Sono sette gli artisti presenti in questa mostra allestita nella storica officina di Guido e Dino Prunelli, oggi riaperta al pubblico in questa inedita veste grazie alla gentilezza e all'amabilità di Mirko Prunelli. Sette presenze significative, sette e non ovvie corrispondenze contemporanee della scena artistica dei nostri territori.

Ma veniamo a conoscerli più da vicino i protagonisti di Inquietudine e leggerezza.

Partiamo dalla ceramista Paola Bandini, vera anima di questa iniziativa - insieme all'amica architetto Dania Visotti - che ha ideato, sostenuto e curato con passione. Paola nasce a Modigliana, ma vive e lavora da diversi anni a San Savino di Fusignano. Diplomata all'Istituto d'Arte per la Ceramica di Faenza, inizia da subito una proficua stagione lavorativa presso alcune tra le più prestigiose botteghe d'arte ceramica: Gatti, Morigi, Pancino. Dopo queste esperienze professionali, avvia un percorso artistico personale, partecipando a numerosi concorsi, esposizioni, fiere ed eventi di ambito nazionale. In questa esposizione raccoglie il centro del suo mondo presentando 33 delle sue adorate maschere e 7 coloratissime serrature.

Più complessa una ricostruzione biografica per Luca Costa. Pittore figurativo, artista concettuale nascosto, che raccoglie invece notorietà e riconoscimento accanto a Mario Nanni, con il quale realizza da tempo importanti opere allestitive legate alle luce, create in molteplici contesti internazionali. In questa mostra presenta alcuni inediti e vivacissimi dipinti insieme ad una serie di interventi creativi di luce. Originario di Fusignano, è più difficile affermare dove viva e lavori, costantemente in movimento e in azione.

Tommaso D'Incalci vive e lavora a Marradi. Nasce a Torino, dove si laurea in scenografia teatrale all'Accademia di Belle Arti. Dopo alcune iniziali esperienze nel mondo del teatro e della televisione, inizia ad interessarsi all' illustrazione, partecipando a concorsi ed esposizioni in varie città italiane. Attivo in particolare nel disegno per l'infanzia, da diversi anni illustra opere per importanti case editoriali italiane ed internazionali. Accanto ad una fitta serie di illustrazioni, propone in questa rassegna un murale realizzato sulla parete esterna di casa Prunelli, un'opera che rimarrà in dono a tutti noi.

Maurizio Lanzillotta /Maredo. Pittore, nato a Campobasso, ha trascorso la sua giovinezza a Sant' Agata di Lugo, stabilendosi poi in Spagna, dove ha vissuto (e dipinto) per trent'anni, esponendo in diversi e solidi contesti internazionali. Recentemente rientrato a Lugo di Romagna (bentornato!) dove oggi vive e lavora, presenta in mostra alcuni dipinti che si riconnettono alla sua pittura di paesaggio: libera, distesa, ma fortemente connessa a scenari e panorami dell' infanzia, alle luci della Romagna e poi, alla lunga esperienza iberica.

Cristina Ricci Curbastro è nata a Genova da una famiglia originaria di Lugo di Romagna ed oggi vive e lavora ( anche per la progettazione di interni ) a Dozza. Si è diplomata presso l'Istituto d'Arte per la Ceramica di Faenza e successivamente si è laureata presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna frequentando il corso di scultura. Ampia la sua presenza in contesti espositivi nazionali ed internazionali. Tre le sue opere presenti ad Inquitudine e leggerezza : sculture create come metafore esistenziali dove la materia distinta - vetro, ceramica, ferro - viene chiamata a raccolta.

Giovanni Ruggiero è nato a Fontanarosa di Avellino ed oggi vive e lavora a Castelbolognese. Alla laurea al corso di scultura all'Accademia di Belle Arti di Bologna, ha fatto seguire l'attività di docente all'Accademia di Belle Arti di Firenze e poi all'ISIA di Faenza. Artista visivo e fortemente legato alla sperimentazione, nel suo percorso creativo utilizza diversi materiali e linguaggi artistici: scultura, pittura, disegno e installazione. Ha esposto le sue opere in vari musei e gallerie in Italia, Europa oltre ad alcune significative presenze in Cina ed Asia.

Federico Zanzi è nato a Faenza ma vive e lavora ad Alfonsine. Proprio la sua casa studio è il teatro principale della sua pittura figurativa, in larga parte ambientata proprio tra le mura e nel giardino dell'allora casa dei nonni. Riferimenti di vita sono oggi pittorici; propri di un mondo familiare fatto di personaggi fortemente amati, di una semplicità ormai scomparsa e dove la fatica del vivere veniva accettata come condizione per l'esistenza. Principi legati a doppio filo alle opere presenti in questa esposizione, che si congiunge alla sua interessante serie di presenze in diversi contesti espositivi nazionali ed esteri.



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